domenica 5 luglio 2015

Rock in Greece ovvero: "Coraggio, amore, domani è un altro giorno ..."

"A Bruxelles ... a Bruxelles .. casa, la nostra casa ...
coraggio, amore, domani è un altro giorno
"
Nell'immagine superiore due psicopatici.
Nel titolo, invece, si cela una compilazione di musica rock greca. Davvero apprezzabile.
Per il resto, in (umile) margine ai risultati del referendum greco voglio dire due cose, da ignorante. 
Prima cosa da ignorante. Non ho la minima idea di cosa accadrà adesso; non so se Tsipras è un eroe; non so se la Grecia continuerà nel suo declino o reagirà alla catastrofe imminente; non conosco statistiche o grafici risolutori; se Tsipras, domani, annunciasse un accordo che si rimangia tutte le speranze dell'oggi non rimarrei sorpreso. La Storia ne ha visti di peggiori, di voltafaccia. La Storia ha visto anche tigri di carta prendere fuoco all'improvviso, però. Quindi: resto in attesa.
Seconda cosa da ignorante: sono felice per il risultato del referendum solo per vedere come certe facce masticano la merda della propria arroganza. Non mi riferisco né agli psicopatici di cui sopra (la punta dell'iceberg), né ai cattivacci della finanza, né ai creatori delle rivoluzioni colorate; a nessuno dei potenti, più o meno nell'ombra. No. Mi riferisco agli italiani. Non ho mai visto, a mia memoria, una tale esibizione di superficialità, iattanza, crudeltà, presunzione, menefreghismo, stupidità, volgare prepotenza e sicumera da farabutti; non solo su quei quattro scartafacci che ancora qualche vecchio si ostina a comprare nelle superstiti edicole, ma anche nei blog, compresi quelli di certa controinformazione. 
Abbiamo trattato un intero popolo che, dalla seconda guerra, è stato umiliato e decimato, come un branco di sanguisughe e parassiti (qualcuno ha parlato di "merdacce levantine"), con una applicazione di psicologia razzista che non si vedeva dai film hollywoodiani con gli sporchi indiani. Con le persone ragionevoli si può ragionare, con tale feccia mai. Senza contare i soliti idioti che si dividevano ancora (nel 2015!) fra neri e rossi (ah, i comunisti! Ah, i fascisti!). Per tacere di illuminati accademici che, di fronte a un avvenimento storico, diluivano se stessi in baruffe chiozzotte, da pollaio di retroguardia. Per tacere, infine, dei traditori e dei vigliacchi: che ci sono sempre stati, ovviamente, e che vanno fucilati. Per tacere, infine, dei peggiori: di chi salta sul carro del vincitore, magari dopo aver eseguito per anni, come un maggiordomo, gli ordini delittuosi degli psicopatici di cui sopra.
Siamo proprio un popolicchio, piccino, anzi microscopico; altezzoso, gradasso, stupido; sempre meno popolo, un'accozzaglia di bulli che hanno perso la bussola; asini con la pelle di leone, piagnoni, pecoroni, voltafaccia, mocciosi gonfi di boria.
Senza empatia, buon senso, cautela.
Ci meritiamo il peggio. O il meglio: una guerra.

01 Aphrodite's Child - Altamont
02 Lucas Sideras - Rising sun
03 Axis - Shine lady shine
04 Dimitri - The land
05 Demis Roussos - O My Friends
06 Vangelis - He-O
07 Akritas - The festival
08 Plj Band - Transmigration
09 Socrates - Don't be long
10 Northwind - No no, yeah yeah 
11 Vavoura Band - I ain't the junkie
12 Apocalypsis - Metepsychosis
13 Nemesis - Stress
14 Schmetterling - Low down
15 Harris Chalkitis - Time is over
16 Ypsilon - Day of the dove
17 George Romanos - Dans Le Grenier
18 Morka - Avenue Winter
19 Stamatis - Looking back
20 Alpha Beta - Astral abuse
21 Pavlos Sidiropoulos - Tell me
22 Pete And Royce - Days of destruction

16 commenti:

  1. Già, gli itagliani. Anche quelli dei blog. Anche quelli "alternativi". Pronti sempre a buttarsi nel carro del vincitore. Questa volta se la sono presa in culo. Almeno per adesso.
    Per ora pensiamo al meglio. E il meglio sono gli Aphrodite's Child di 666. Bellissimo e sottovalutato disco.
    E a me Mega continua ancora a non funzionare. Porca Troia (per rimanere in tema ellenico...).

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    1. Ricordati che la Troia era turca. La città, intendo.
      Mega a me funziona, anche se al rallentatore.

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  2. Ai bei tempi in cui internet non esisteva, 666 lo comprammo con due amici su un catalogo per posta...per dividere la spesa. Cazzo dividete in 3 un cd??? Braccine corte eh? No, é solo che non avevamo un ghello. Ora io ne conservo una bella copia masterizzata su un cd Coop, con tanto di copertina fotocopiata in bianco e nero (a scrocco, si intende). Non ricordo chi dei tre abbia tenuto l'originale.

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  3. Ai bei tempi in cui internet non esisteva, 666 lo comprammo con due amici su un catalogo per posta...per dividere la spesa. Cazzo dividete in 3 un cd??? Braccine corte eh? No, é solo che non avevamo un ghello. Ora io ne conservo una bella copia masterizzata su un cd Coop, con tanto di copertina fotocopiata in bianco e nero (a scrocco, si intende). Non ricordo chi dei tre abbia tenuto l'originale.

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    1. Noi duplicavamo le musicassette registrate dal vinile. Il prezzo era quello, 2000-3000 lire.
      Il CD della Coop, però, suona tristanzuolo assai.

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  4. ..e dalla bocca di lei una lingua uscì una lingua lunga due metri che penetrò nelle sue viscere in segno d'amore..
    A prescindere dell'epilogo Tsipras ha avuto il merito di scuotere questi coglioni arroganti e piene di certezze malate e quanto meno ad attrarre la loro attenzione su questioni che non siano solo fare quadrare i conti dei loro papà e giocare con i loro stupidi algoritmi. Sull'Italia e l'attuale governo stendiamo un velo pietoso.
    Sui figli di Afroidite e Demis sole parole di gioia.

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    1. Infatti è quello il merito principale, avere smosso la palude a rischio della propria carriera e incolumità.
      Non so come andrà a finire in Grecia; temo di sapere come andremo a finire noi ... ci manca il materiale umano per tentare qualcosa.

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  5. La Stampa.
    Ad uccidere l'economia Greca è stata la cultura del clientelismo : Chiunque
    vinceva le elezioni , premiava gli elettori con assunzione in uffici statali.
    Le pensioni baby a chi smetteva di lavorare a 40 - 45 anni .
    I soldi giravano perchè non si pagavano tasse . I proprietari di immobili ,
    dato che non esisteva il catasto , non pagavano l'IMU e nemmeno la
    spazzatura . Su 10.milioni di Greci ,cinque vivono ad Atene e sono
    buona parte impiegati statali . Nel resto del Paese ,niente operai , campi incolti , niente coltivazioni , solo olio e latticini .La flotta mercantile non pagava tasse , non c'erano regole . Ora che alcune regole le hanno messe , sono tutti arrabbiati . Non vogliono fare sacrifici . L'Italia ha dato
    loro una 40ina di miliardi ( tasse nostre ) che mai rivedremo . Fate voi......

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    1. Elenchi dei difetti che non hanno provocato i problemi attuali.
      I problemi attuali sono provocati strutturalmente dall'Euro.
      Questo è talmente inoppugnabile che alcuni paesi devoti alle regole (non condividono i vizi infami dei Greci) hanno una opinione pubblica sempre più orientata alla fuga dall'Euro.
      Comunque le chiacchiere stanno a zero: l'intero castello sta crollando, e non per colpa della Grecia.

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    2. Anche l'Italia stà crollando . Sempre colpa dell'EURO ?oppure di
      una politica spendacciona che spende + di quel che incassa ?
      Economia......di questo si tratta .

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    3. Si, è sempre colpa (principalmente) dell'euro.
      La politica spendacciona è sempre esistita, come i ladri e i clientelismi. Prima di questa ciofeca di moneta unica però, in un modo o nell'altro, ce la cavevamo; anche perché avevamo una parvenza di sovranità nazionale (con tutti i limiti dell'essere una colonia usa).
      Non si tratta di economia cara, ma di un sistema fondato sulla tirannia dell'economia e sull'idolo del "libero" mercato.

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    4. Ogni nazione ha un proprio genio, una propria peculiarità.
      L'adozione dell'euro, con la sua rigidità, ha annientato queste peculiarità, sfavorendo i paesi del sud e, sorpresa, anche quelli del nord; saranno le nazioni dell'Europa più avanzata, quelli meno spendaccioni e cicale (almeno secondo i luoghi comuni) a mettere in crisi l'Unione Europea. Austria, Danimarca (e Gran Bretagna che pure ha la sterlina) si preparano, ne sono sicuro, a un'uscita di massa dalla gabbia: un fenomeno storico che farà apparire Tsipras un agnellino.

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  6. In considerazione del fatto che questo blog mi piace sempre di più e che mi sento un po' a casa quando lo leggo, e anche perchè sono in debito col padrone di casa che mi ha fatto conoscere musica deliziosa (stamattina mi sono risentito Bobby Beausoleil - Lucifer rising!), sento la necessità di dire che quella frase in fondo al post: "Ci meritiamo il peggio. O il meglio: una guerra" mi ha per così dire amareggiato. Forse per egoismo (o mancanza di spirito sarcastico?), ma pensare alla guerra come a un fatto positivo ( anche se soltanto da un cero punto di vista) lo trovo contro natura, soprattutto quando la guerra rienta fra gli eventi possibili. Le vittime comunque sono immancabilmente i più deboli e gli innocenti. Preferirei la lotta di classe. Noi italiani abbiamo troppi difetti, ma fra di noi ci sono anche tante persone degne. Per quello che riguarda l'euro, credo che sia uno degli strumenti di comando del capitalismo finanziario. Spero lo si abbandoni al più presto. Con stima.

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    1. Ho esposto ciò che pensavo in questo altro post:

      http://isle-of-noises.blogspot.it/2014/10/henry-rollins-lets-have-war-best-1987.html

      Ovviamente pensavo non a una guerra convenzionale, con elmetti e gradi, ma a un lungo periodo di instabilità e precarietà estrema in cui gli Italiani fossero costretti a ripensare uno stile di vita gaglioffo ed edonista che li ha ridotti parodie dei loro padri e nonni, ad arroganti molluschi.
      Ogni periodo di instabilità, purtroppo, si accompagna al sacrificio.

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