giovedì 7 giugno 2012

Krautrock party vol. 6 - Faust - Hamburg 1990/London 1992/Edimburgh 1997



I Faust, il pugno, o meglio, secondo il loro primo album, la radiografia di un pugno, rimasero per lungo tempo una curiosità. Difficile ricreare quella particolare commistione di entusiasmo, sopravvalutazioni, gioia, cialtroneria ed ignoranza propria di coloro che anelavano a conoscere il rock durante i primissimi anni Ottanta. Le radio non esistevano, almeno a Roma (Radio Rock inizia nel 1985). I libri? Quali? Le guide spirituali a queste latitudini mancavano; e poi: sprecare i soldi per la carta quando, per qualche tallero in più, ti aspettava un vinile in qualche scaffale al centro? Si andava a tentoni. Ci si affidava ai consigli di qualche residuato bellico dei Sessanta. Si rubacchiavano ascolti qua e là. Si annusava l'aria. Si rubacchiava tout court. Il primo volumetto che mi soddisfece lo acquistai, per una manciata di cinquanta lire, presso una fumetteria di Via dei Cristofori (una prece): il titolo: I trasgressori; cura di Ernesto Assante, editrice Savelli, serie Il Pane e le Rose; si parlava di Hendrix, Fugs, Beefheart, Zappa, Bonzo Band, MC5. Si accesero le prime lampadine; si accese anche qualcosa nella testa di Savelli che, di lì a pochissimo, trasbordò dalle edizioni proletarie a quelle leghiste (una prece). In un altro volumetto scovato chissà dove (Gammalibri?) trovai, assieme alla celebrazione del progressive inglese più o meno facile, una nicchia che riguardava i tedeschi: fra questi, i Faust. Allora non pensai al pugno, ma a Goethe. D'altra parte non conoscevo la copertina di Faust I. A dirla tutta, di Faust I ne esistevano dieci copie (non in vendita) in tutta Roma. A vuotare tutto il sacco la musica dei Faust, nella città capitale d'Italia, quinta potenza economica (allora) del mondo, era IMPOSSIBILE da ascoltare. Difficile capire oggi questo semplice fatto, impossibile capirlo tra alcuni anni quando si stamperanno libri sul progressive europeo in cui i Genesis occuperanno una nicchia e i Faust i capitoli principali, assieme a gruppi cecoslovacchi e svedesi (e inglesi naturalmente). 
Faust I l'avrei ascoltato nel 1993, dodici anni dopo, grazie ad un noleggio CD nel mitico negozio di Via de Saint Bon (una prece).

5 commenti:

  1. Is anyone else having trouble downloading these from Mediafire? There seems to be a glitch. The file seems to be there, but the download button isn't working? I'm very keen to be able to hear these. I love Faust!

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    1. Maybe the problem is at my end. ?

      The Italian prog files which I downloaded a few days ago are now not working either. :/

      I hope it fixes itself. I would be very sad to lose access to the Isle Full of Noises! :(

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  2. Ho il rammarico di non avere Faust I in vinile; anche non originale. Credo che sia l'artwork migliore di sempre.
    grazie x il post e x la musica!

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  3. Please re-up! Thank you!

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