martedì 1 maggio 2012

Krautrock party vol. 5 - Et Cetera - Et Cetera (1970)/Lokomotive Kreuzberg – Mountain town (1977)/Ivory – Sad cypress (1979)

Wolfgang Dauner

Et Cetera. Creatura del tastierista e polistrumentista di Stoccarda Wolfgang Dauner, Et Cetera sfornò, con questo disco (noto anche come Lady blue), una delle migliori opere di jazz/fusion del periodo, impreziosita da influssi orientali, in special modo indiani. Raga (15’56’’) rimane una pietra miliare del genere.

Wolfgang Dauner (sintetizzatore, piano, clavinet, clavicordo, ring modulator, percussioni elettriche, tromba, flauto), Sigi Schwab (chitarre, sitar, tarang, lute, veena, sarangi, flauto, balafon, ring modulator), Fred Braceful (voce, percussioni), Roland Wittich (percussioni), Eberhard Weber (basso, violoncello).

Lokomotive Kreuzberg. Originari di Berlino, traggono il proprio nome da un quartiere della capitale tedesca, fucina della contestazione di sinistra e luogo ad alto tasso d’immigrazione. Nei primi tre album i Lokomotive confezionano un rock-cabaret in cui critica sociale, monologhi di taglio teatrale e spunti progressive s’alternano con sempre maggior efficacia. L’ultimo album, Mountain town, è il loro migliore: la struttura anzidetta lascia spazio ad un insospettato eclettismo: ritmi spagnoleggianti (Marie P), reggae (Billie der Bulle), hard-rock (Herr Quittegelb); notevole il brano eponimo Mountain song, con belle inserzioni vocali di Marianne Langfeldt. Dauner al piano. Tre dei componenti dei Kreuzberg s’unirono poi alla Nina Hagen Band; quindi, senza la Hagen, gli Spliff.

Andreas Brauer (voce, chitarra, violino, tastiere), Bernhard Potschka (chitarra), Uwe Holz (voce, percussioni), Manfred Praeker (voce, basso, banjo), Herwig Mitteregger (batteria, percussioni), Marianne Langfeldt (voce), Wolfgang Dauner (piano), Ack van Rooyen (flugelhorn), Karl-Heinz Scherfling (voce), Volker Hiemann (vocr, guitar), Uwe Müllrich (chitarra), Franz Powalla (voce, basso).

Ivory. Gruppo proveniente da Monaco, autore di un solo disco. Il clima è di maniera: si attingono in modo evidente stilemi del progressive melodico inglese (i primi Genesis), ma la resa impeccabile e la felicità di alcune composizioni (At this very moment, My brother) lo rendono altamente gradevole; chi ama gl’inglesi dei primi Settanta ha di che godere. Uno dei tastieristi (Ulrich Sommerlatte, direttore della Hannover Symphony Orchestra) è il padre di uno degli studenti fondatori (Thomas Sommerlatte): entrò nel gruppo poiché rimase colpito dalla capacità reinterpretativa delle sonorità classiche che il rock possedeva.

Goddie Daum (chitarre), Christian Mayer (voce, chitarre), Fredrik Rittmueller (batteria), Thomas Sommerlatte (tastiere), Ulrich Sommerlatte (tastiere), Charly Stechl (basso, flauto), Antonio Agnissanti (voce).

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